Udine cambia e nonostante la forte presenza di extracomunitari vediamo crescere le imprese femminili.
I dati della Cciaa Pn-Ud dove opera il Comitato imprenditoria femminile e dove l’82% delle dipendenti (e il totale dei dirigenti) è donna. Da Pozzo: «Buon segno di rafforzamento da crescita società di capitali»
Sono prevalentemente concentrate nel commercio e nei servizi alle famiglie e alle imprese, sono di piccole dimensioni – anche se crescono del 2,5% le società di capitale fra 2023 e 2024 – e, per quanto riguarda le individuali (circa 7 su 10), oltre che nei capoluoghi, dove raggiungono circa il 30% del totale delle imprese, risultano più concentrate nella Carnia e nel Tarvisiano, dove superano un terzo del totale delle imprese, fatto legato anche alla specializzazione settoriale di queste imprese, che operano soprattutto nel settore dei servizi e dell’ospitalità.
La prima istantanea sulle imprese femminili del Fvg è quella registrata dai dati che il Centro Studi della Camera di Commercio Pordenone-Udine elabora e aggiorna periodicamente e diffonde ogni anno in prossimità della Festa della donna, con un focus, oltre che sulla componente imprenditoriale, anche sul mercato del lavoro e l’occupazione delle donne. Nell’analisi 2025, grazie alla collaborazione con l’Unione statistica dei Comuni italiani, per la prima volta è stato aggiunto allo studio l’esame dei flussi di spostamento per studio e lavoro in regione. Ed è emersa una singolarità: se le aree di movimento per gli uomini sono 11, per le donne il Fvg risulta suddiviso in 12 “poli attrattivi”, dunque uno in più, che pertanto fa rilevare una tendenza a spostamenti minori nel caso delle donne.
«Il fatto che crescano ruoli esecutivi e forme giuridiche d’impresa più strutturata, poi – commenta il presidente Giovanni Da Pozzo –, è un segnale di consolidamento e rafforzamento delle realtà esistenti. La Camera di Commercio Pordenone-Udine monitora costantemente la realtà imprenditoriale femminile e ha voluto rinnovare in ogni mandato il suo Comitato per l’imprenditoria femminile, formato da una ventina di imprenditrici di tutti i comparti economici dei due territori. Un organo che ci aiuta a trovare idee e progettualità per il loro sviluppo e fornisce momenti di riflessione e formazione per le imprese guidate da donne. E che opera nell’ambito di una struttura camerale dove per l’82% i dipendenti sono donne e lo sono tutte le dirigenti, a partire dal segretario generale».
I dati sulle imprese. Nel 2024 in regione sono nate 1.344 imprese femminili, 49 in più rispetto alle nuove iscrizioni del 2023, e i settori dove si sono creati i maggiori spazi per le nuove imprese femminili sono stati le attività di servizi per la persona – prevalentemente servizi di parrucchiere e trattamenti estetici – per il 13,4% delle nuove iscrizioni, il commercio (12,6%), i servizi di alloggio e ristorazione (9,7%), il primario (5,7%). Nonostante ciò, lo stock delle femminili in regione è in leggera flessione: nell’ultimo anno si sono perse 101 imprese femminili in Fvg (-0,5%), mentre in media in Italia sono invece in lievissimo aumento, +0,4%, e nell’intero Nordest risultano stabili (+0,0%), nello specifico Veneto -0,1% e Trentino Alto Adige +0,7%.
In ogni caso, con 21.791 imprese femminili, ossia un valore pari al 22,5% del totale delle 97.001 imprese registrate, il Fvg si colloca leggermente al di sopra della media italiana (22,2%).
I valori di Veneto (20,6%) e Trentino Alto Adige (18,4%) sono invece inferiori a quelli medi italiani.
Settori. Un quinto delle imprese femminili registrate (21,2% del totale) opera nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio, il 19% opera nei servizi alle famiglie (istruzione, sanità e assistenza sociale…), il 17,9% nei servizi alle imprese (informazione e comunicazione, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche e tecniche…) e il 14,4% nel settore primario.
Le restanti imprese femminili operano nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (14%), nell’industria (7,1%), nelle costruzioni (2,9%) e nel trasporto e magazzinaggio (0,9%).
Ruoli esecutivi. A livello di ruoli esecutivi detenuti nelle società di capitali, le donne al 31 dicembre 2024 ne possiedono 32.676, di cui il 52,3% come socio o socio di capitale, il 37,8% come amministratore e il 9,9% in altre cariche. I ruoli esecutivi posseduti da donne sono in lievissima crescita (+0,5% rispetto al 2023).
Forma giuridica. Sono individuali ben 14.679 imprese femminili, pari al 67,4% del totale di quelle femminili registrate (contro una media del 49,2% se si considerano le imprese non femminili).
Seguono le società di capitale (4.129), le società di persone (2.665) e altre forme giuridiche.
Rispetto al 2023, al netto delle cessazioni d’ufficio, crescono le società di capitali (+2,5%, +101 imprese), in calo invece le società di persone (-3%, -82), le imprese individuali (-0,8%, -114) così come le restanti forme giuridiche.
Imprese femminili straniere. Per le imprese individuali, le nazionalità prevalenti (classificate per Stato di nascita del titolare) tra le imprese femminili straniere sono quella cinese (13,6% del totale) e rumena (10,3%), tra le non femminili quella albanese (11,6%) e rumena (10,4%).
L’occupazione. Nel 2023 (ultimi dati Istat annuali disponibili) il tasso di occupazione maschile in Fvg, pari a 80,7%, è di 4,7 punti percentuali superiore a quello medio italiano per gli uomini. Ciò si riscontra anche per la componente femminile, dove il tasso di occupazione è del 66,7% e supera di 10,2 punti quello medio italiano. Se il divario di genere in Italia è di 19,5 punti percentuali, in Fvg, pur essendo comunque consistente, è inferiore e pari a 14 punti. Quanto al tasso di disoccupazione, il divario in Italia è di 2 punti percentuali, in Fvg di 2,1. Per gli uomini, il tasso di disoccupazione in regione è del 3,6%, di 3,2 punti percentuali inferiore a quello medio italiano. Analogamente per la componente femminile: il tasso di disoccupazione in Fvg è del 5,7%, più basso di 3,1 punti.
Disoccupazione e titolo di studio. Il tasso di disoccupazione di chi ha una laurea in Fvg è basso: si attesta all’1,7% per gli uomini e al 2,8% per le donne, con un divario di genere di soli 1,1 punti percentuali.
Tra chi ha la licenza media, invece, il divario sale a 2,7 punti: è infatti disoccupato l’8% delle donne e il 5,3% degli uomini.
Tempo pieno e parziale. Su un totale di 101.725 occupati a tempo parziale, 79.954 sono donne, ossia il 78,6%. Questa percentuale per gli uomini è invece pari al 21,4%.
Sistemi Locali del Lavoro. Sono territori individuati per aggregazione di comuni, utilizzando come collante i flussi del pendolarismo quotidiano per motivi di studio e lavoro. La loro conformazione dipende quindi dai processi di auto-organizzazione della popolazione, anziché da confini amministrativi: è pertanto una rappresentazione delle relazioni sociali ed economiche sul territorio. Il nome di ciascun Sistema locale viene stabilito individuando il comune che ha il maggior numero di posti di lavoro (pendolari in entrata).
I Sistemi Locali di uomini e donne per il Fvg sono 11, secondo i dati elaborati in collaborazione con l’Unione statistica dei comuni italiani: oltre ai quattro capoluoghi ci sono Monfalcone, Latisana, Cividale del Friuli, San Giorgio di Nogaro, Maniago, Tolmezzo e Tarvisio.
Gli areali di spostamento di uomini e donne non risultano sovrapponibili: quello delle donne appare più ristretto. Per gli spostamenti delle donne infatti c’è un sistema locale in più rispetto allo scenario valido per gli spostamenti dei soli uomini (12 contro 11). Ciò a ulteriore conferma del fatto che il raggio di spostamento delle donne per esigenze di diverso tipo sia più contenuto di quello degli uomini.