20 MARZO, GIORNATA NAZIONALE DELLE UNIVERSITÀ

L’Ateneo friulano si apre a cittadini e territorio: colazione condivisa con concerto,

visite ai palazzi e alla Biblioteca Florio, lezioni aperte a Gemona del Friuli

e Pordenone, le collaborazioni con il Comune, la divulgazione scientifica

Udine – Una giornata di condivisione del patrimonio scientifico e culturale che l’Università di Udine produce a beneficio della società e del territorio che la sostengono. È l’obiettivo di “Università svelate”, la Giornata nazionale della università in programma mercoledì 20 marzo.

Porte aperte a tutti, dunque, all’Ateneo friulano: «un’occasione – sottolinea il rettore, Roberto Pinton – per conoscere da vicino, con eventi aperti a tutti, la nostra Università e la ricchezza che essa rappresenta per il territorio e la sua gente che l’hanno fortemente voluta. Il focus di quest’anno sulle città universitarie consente di valorizzare le peculiarità dell’interazione sinergica tra l’Ateneo friulano e il sistema territoriale in cui opera e di ribadire la volontà di mantenere viva la collaborazione e il sostegno reciproco».

L’iniziativa, alla seconda edizione, è promossa dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) quest’anno in collaborazione con l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci).

All’Ateneo friulano l’iniziativa, aperta a tutti, è declinata in cinque momenti dedicati alla comunità, alla formazione, alla cultura, alla collaborazione con il Comune di Udine e alla divulgazione. Per informazioni e prenotazioni www.uniud.it/uniudsvelata

Il programma della giornata

Le iniziative partiranno alle 8 con due iniziative “comunitarie” racchiuse nello slogan “Il buongiorno si vede dal mattino”: il “Concerto del risveglio”, a cura del Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine, e la “colazione condivisa” con studenti, tutor e rappresentanti degli universitari. I due momenti si terranno contemporaneamente nei poli umanistico, a palazzo Antonini (via Petracco 8), economico-giuridico (via Tomadini 30/a) e scientifico (aule “Feruglio”, via delle Scienze).

Legate alla “formazione”, invece, sono le lezioni aperte a tutti gli interessati previste nelle sedi di Pordenone e Gemona del Friuli. A Udine, invece, il corso di laurea Scienze e tecnologie sostenibili per l’ambiente (Stam) del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali propone il convegno: “Sfide e soluzioni per una gestione sostenibile dell’ecosistema acquatico”. L’appuntamento si terrà dalle 9, nell’auditorium della Biblioteca scientifica (via Fausto Schiavi 44, Udine), in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, il 22 marzo.

Alla scoperta dei palazzi e della Biblioteca Florio dell’Università sono invece destinati tre momenti nel corso della giornata. Dalle 10 alle 11, visita guidata a Palazzo Antonini-Maseri, a Palazzo Florio e alla annessa Biblioteca Florio, a Palazzo Antonini. Una visita guidata ad hoc alla Biblioteca Florio è prevista alle 14.30. Alle 18 nuova opportunità di visitare i palazzi Antonini-Maseri, Antonini e di Toppo Wasermann. 

Alle 17, nella Galleria Tina Modotti (via Paolo Sarpi) appuntamento dedicato alle collaborazioni con il Comune di Udine. Si affronterà innanzitutto il tema delle istituzioni al servizio del cittadino. Saranno poi presentate delle simulazioni dei servizi assistenziali a cura del corso di studi in Infermieristica dell’Ateneo friulano. Si parlerà poi della formazione necessaria per lavorare nella pubblica amministrazione, a cura dei rappresentanti dell’Anci e dell’Università. Infine, verranno presentati i risultati del progetto “I dati raccontano”. Si tratta di un percorso formativo congiunto a favore degli studenti delle scuole superiori erogato dall’Ateneo e dal Comune. 

Ma università significa anche divulgazione scientifica, specie su questioni come quelle riguardanti la salute. Alle 18, nell’sala Tomadini del polo economico giuridico (via Tomadini 30/a) appuntamento dedicato al tema “Umanizzazione delle cure: la Carta di Udine”. interverranno Massimo Robiony, “Umanizzazione delle cure: il percorso declinato dai principi della Carta di Udine”; Elisabetta Ocello, “Umanizzazione delle cure: il modello di cura per la sostenibilità”; Cristina Aguzzoli, “La rete Health Promoting Hospitals: promuovere la salute di pazienti, operatori e cittadini”.