Ha inaugurato a Casa Artusi la postazione per navigare tra le lettere e le 790 ricette artusiane

sarà possibile consultare il patrimonio archivistico di Pellegrino Artusi e navigare attraverso filtri di ricerca
Ha inaugurato sabato 5 aprile a Casa Artusi a Forlimpopoli (FC) la nuova postazione dedicata alla consultazione interattiva dell’archivio digitale del manuale di Pellegrino Artusi, alla presenza di Milena Garavini (sindaca di Forlimpopoli), Laila Tentoni (presidente di Casa Artusi),  Gessica Allegni (assessora alla cultura della Regione Emilia-Romagna) e il video saluto di Monica Alba (università di Urbino).Dopo diversi mesi di lavoro di Casa Artusi, è stata celebrata la digitalizzazione del manuale, dei documenti e dell’archivio artusiani della città di Forlimpopoli secondo le disposizioni testamentarie dell’illustre gastronomo forlimpopolese. Materiale che era a  disposizione di  studiosi e ricercatori che hanno, con documenti, pubblicazioni e progetti, valorizzato la storia del cibo e la lingua italiana, in nome di Artusi.Il prezioso patrimonio oggi è  finalmente consultabile da tutti coloro che visiteranno Casa Artusi a Forlimpopolli, visitatori, turisti, studenti di cucina, appassionati e curiosi che potranno conoscere l’eredità culturale e le testimonianze d’epoca suddivise per anno, luogo d’origine e riferimenti gastronomici.Non solo l’archivio ma anche il manuale di Pellegrino Artusi sarà con le sue 790 ricette navigabile interamente tramite filtri di ricerca come ingredienti principali o luoghi d’Italia per conoscerlo in maniera facile e intuitiva.Il progetto è realizzato grazie al co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna, Assessorato alla Cultura (legge regionale 2/2022 che promuove e sostiene le “Case illustri). Casa Artusi ha in animo di proseguire con la digitalizzazione del proprio patrimonio e il prossimo obiettivo sarà la traduzione in lingua e la continuazione della digitalizzazione dell’intero percorso museale sui quali è alla ricerca di partner per il sostegno del lavoro.DICHIARAZIONI Laila Tentoni, presidente di Casa Artusi
Nell’ambito della giornate di apertura delle case museo, proprio perchè la memoria è importante, non solo per il cibo, abbiamo messo a disposizione di visitatori, turisti, curiosi, una postazione digitale che rappresenta un patrimonio materiale e immateriale importante per la cultura italiana: il manuale e il carteggio artusiano. Fonte di grande orgoglio è poter attestare come questo lavoro quotidiano abbia fatto innamorare tante persone e anche tanti ricercatori e professori di vaglia, come direbbe Artusi,  che ci hanno affiancato e ci affiancano nella  missione di promozione della cultura gastronomica e linguistica  in Italia e nel mondo.Jessica Allegni, assessora alla Cultura della Regione Emilia-Romagna
La Regione che rappresento è orgogliosa di Casa Artusi. Qui mi sento in famiglia, a casa mia, a portare avanti la memoria e l’orgoglio del nostro territorio. La Regione continua a credere in questo progetto e vogliamo condividere idee e progettazioni future. Il percorso che oggi presentiamo nasce per mettere in sicurezza il nostro patrimonio archivistico, inoltre corrisponde all’esigenza di sempre maggiore accessibilità, a disposizione di tutte e tutti.
Qui oggi non non parliamo di cibo, ricette e tradizioni ma parliamo anche di uno strumento di aggregazione e socialità, e sono questi i valori in cui dobbiamo insistere perché i muri culturali vanno abbattuti e non creati.Mattia Fiandaca, gastronomo di Casa Artusi
L’accessibilità di questo immenso patrimonio non poteva ridursi al digitale ma da oggi è stato reso, grazie al lavoro di tanti tecnici, molto “reale e tangibile”.

Monica Alba, Università di Urbino
L’archivio digitale artusiano segna un passo fondamentale nella ricerca su Artusi, offrendo un  tesoro documentario che illumina non solo la storia della gastronomi e della cutlura italiana ma anche sull’evoluzione della lingua fra la fine dell’ottocento e i primi del novecento.Milena Garavini, sindaca di Forlimpopoli
Quello che viene inaugurato oggi è il frutto di un lavoro corale da parte del Comune, di Casa Artusi e della Regione Emilia-Romagna.
Il rapporto di Artusi con la sua città è sempre stato conflittuale ma il legame con Forlimpopoli è sempre stato mantenuto e alla sua morte ha lasciato qui il suo patrimonio epistolare. Noi oggi, ancora una volta, celebriamo il nostro concittadino e il “nostro” Artusi.Enrico Monti, vicesindaco e assessore alla cultura del comune di Forlimpopoli
Ho avuto il piacere di veder nascere questo progetto.
Il patrimonio artusiano è un bene fondamentale per la nostra comunità.
Pellegrino Artusi è riuscito a fare un’operazione straordinaria, cioè quello che oggi chiameremo food blogger, raccogliere pareri e consigli dalle massaie sulle loro ricette della cucina di casa.
in foto, da sin: Daniele Valbonesi Francesca Lucchi, Daniele Valbonesi Francesca Lucchi, Valentina Ancarani e Valentina Ancarani

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