Bassano del Grappa e la cerimonia
di consegna del cappello alpino:
risultati e prospettive
“La cerimonia di consegna del cappello alpino a 103 Volontari in Volontari in Ferma Iniziale appartenenti al corso “Pasubio III” dello scorso marzo, è stata un successo sotto diversi aspetti”. Così ha esordito il presidente nazionale Sebastiano Favero alla conferenza stampa organizzata oggi nella sede Ana della Sezione Monte Grappa – Bassano del Grappa per analizzare i risultati e le prospettive di un evento che ha coinvolto un intero territorio per una settimana con incontri, attività ed eventi.
I volontari hanno concluso un periodo di 12 settimane di formazione in quota presso il Centro Addestramento Alpino di Aosta, durante il quale hanno frequentato il Modulo Integrativo Truppe Alpine, un impegnativo percorso addestrativo fisico e tecnico, comprendente i corsi basici di sci e mountain warfare, dove sono state apprese le tecniche per vivere, muovere, combattere e soccorrere in ambiente montano. L’ultimo atto è stata la cerimonia della posa del cappello alpino sul capo dei volontari da parte dei véci dell’Ana con la consegna della tessera associativa.
Questa iniziativa che ravviva e rinsalda il rapporto tra alpini in congedo e Truppe Alpine confermando che le realtà sono due facce della stessa medaglia, ha avuto dei risvolti di forte collaborazione: i 315 volontari della Sezione di Bassano hanno erogato per l’occasione quasi 5.900 ore di lavoro e distribuito oltre 3.200 pasti. Ma è stata anche una straordinaria esperienza di condivisione con la popolazione di Bassano, in particolare i giovani, poiché durante la settimana sono stati coinvolti 18 istituti scolastici e 1650 studenti.
Il presidente Favero si è soffermato in particolare sul tema “giovani” che è molto caro all’Associazione: “Ai giovani manca il senso di appartenenza allo Stato -ha detto – e non è un discorso guerrafondaio perché ‘Mettere il noi prima dell’io’ è un messaggio fondamentale da veicolare”. Proprio “Mettere il noi prima dell’io” è lo slogan dei Campi scuola Ana, ai quali partecipano ogni anno centinaia di giovani e che “sta portando i primi frutti”, esempio su tutti è quello di Gabriele Fregni che ha partecipato ai Campi scuola per poi entrare nelle Truppe Alpine. “L’idea – prosegue Favero – è quella di costituire una riserva alpina per le Forze Armate con vocazione sanitaria e logistica”. E annuncia che la settimana prossima ne parlerà, durante un incontro, con il Capo di Stato Maggiore della Difesa generale Portolano per “costruire un futuro non ‘contro’ ma ‘per’, nel segno del senso del dovere e della solidarietà”.
“La settimana di Bassano per noi è stata più conveniente di una settimana ad Aosta perché eravamo in una zona alpina baricentrica e i servizi sono stati garantiti dai volontari Ana”, ha detto il comandante del Centro Addestramento Alpino, gen. B. Alessio Cavicchioli. La definisce una settimana di grande impatto valoriale e annuncia che la settimana conclusiva di ogni corso dei nuovi alpini d’ora in poi avrà stabilmente sede a Bassano. Per questo è stato ideato un logo permanente per identificare questa iniziativa che ha come elemento grafico di spicco il Ponte degli Alpini. Anche perché “il modello cappello alpino richiede socialità ed è difficile esportarlo in altre realtà territoriali”.