Teheran, dove la letteratura è pericolosa

Festil ha proposto Leggere Lolita a Teheran con Cinzia Spanò voce recitante e Marta Pistocchi al violino.
Alcune pagine dal romanzo di Azar Nafisi ci rimandano al 95, quando l’autrice, dovendo lasciare la docenza universitaria, causa le sue idee, contrarie alle pressioni islamiche, coltiva la letteratura in casa con sette studentesse.
La letteratura diventa allora speranza e resistenza.
Questo momento teatrale dunque ha rappresentato un lontano nobile tentativo di sostenere ogni anima che si oppone a qualsiasi oppressione.
Intensa la lettura della Spanò e laceranti le storie, addolcite dal violino che ha accompagnato la narrazione.
Nel corso della recitazione la lettrice si soffermava talvolta brevemente, quasi attendesse che la musica potesse attutire il triste dolore trasmesso dal racconto.
Sullo sfondo immagini tratte da un progetto fotografico di Marinka Masseus.


Vito Sutto

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