Casarsa della Delizia – Il Teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia ospiterà giovedì 8 febbraio il critico d’arte Vittorio Sgarbi impegnato in una lezione-spettacolo sulle figure di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, e di Pier Paolo Pasolini. Pasolini Caravaggio è il titolo della serata, inserita nel cartellone firmato da Comune ed ERT, che avrà inizio alle ore 20.45.
Il critico d’arte e scrittore ha portato negli ultimi anni nei teatri del Circuito ERT le sue lezioni dal vivo su Caravaggio, Raffaello, Leonardo, Michelangelo e Giotto. La sua nuova indagine – come accaduto nella precedente con le figure di Dante e Giotto – raddoppia i protagonisti: al centro della narrazione, come detto, ci sono le figure di Pier Paolo Pasolini (Bologna 1922 / Lido di Ostia 1975) e di Caravaggio (Milano 1571 / Porto Ercole 1610). Il filo rosso che li unisce risiede nel fatto che, seppur su piani differenti, entrambi innescarono roventi polemiche attraverso la loro arte e la loro vita, divenendo interpreti di nuove realtà spesso non comprese dai coevi.
Caravaggio è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. “Ogni secolo sceglie i propri artisti – questo il pensiero di Vittorio Sgarbi – e questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio”.
In questo spettacolo, Vittorio Sgarbi condurrà il pubblico nelle vite e dentro le opere rivoluzionarie di Michelangelo Merisi e Pier Paolo Pasolini. Trascendendo immagini e testi, Sgarbi porterà alla luce quanto di più necessario ci è stato donato dalle rivoluzionarie attività di questi due maestri i quali, nonostante abbiano vissuto a circa quattrocento anni di distanza l’uno dall’altro, lottarono contro analoghi ostracismi, pagando il caro prezzo della vita in cambio della propria libertà intellettuale.