E’ Dante Alighieri il protagonista dell’apertura della stagione teatrale al Giovanni a Udine.
Un itinerario poetico musicale, con le voci di Giuseppe Bevilacqua e Serena Costalunga,
dell’emozionante Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro, la celebrazione dell’inno alla salvezza del grande poeta, attraverso la sua opera forse meno conosciuta,la cantica del Paradiso nella Divina Commedia.
La voce quasi ieratica di Bevilacqua ha proposto alcuni canti, il primo,celebrativo della gloria di Dio che “tutto move”, il terzo, l’incontro del poeta con Piccarda Donati venuta meno ai voti,l’undicesimo, il canto di San Francesco che richiama alle inutili preoccupazioni dell’uomo scarsamente sollecito al messaggio che viene dall’Eterno,e il trentatreesimo, la preghiera di San Bernardo.
Le musiche di accompagnamento , un vero coro delle anime di beati, con il Polifonico di Ruda al solito superlativo, sono di Kentaro Sato,Pavel Chesnokov, Franz Schubert, Arvo Part, Ambroz Copi, autori le cui date storiche vanno dal 1797 al 1981, quasi a testimonianza dell’universalità della fede e della poesia.
Il mondo dantesco nella cantica del paradiso suggella la forza e lo slancio della fede che supera le dinamiche della ragione, pur non escludendole, Dante vuole conoscere la verità nel suo percorso attraverso i tre mondi e soprattutto nei cieli paradisiaci dove l’amore di Dio, che è conoscenza, maggiormente si intensifica.
Gli artisti sul palcoscenico hanno messo un sigillo ad una sintesi complessiva che incarna nel grande poeta fiorentino la potente verità della storia dell’umanità alla ricerca del divino.
vito sutto