Incontri con L’UTE di Udine
Da Celiberti a scoprire pagine d’arte vecchie e nuove
Gli animali di Celiberti nella lettura di Vito Sutto
Giorgio Celiberti generoso e accogliente ha aperto lo studio ai corsisti dell’Ute di Udine.
Oltre alla riflessione sulla sua storia e all’analisi di alcune opere, l’occasione mi ha offerto l’opportunità per una riflessione sugli animali scolpiti dal maestro, nel corso dei suo tanti anni di riflessione e di produzione.
Credo che vi possa essere un richiamo storico biblico nella scelte degli animali scolpiti da Giorgio Celiberti che come tutti sanno è soprattutto il cantore di Terezin e del dramma dell’ebraismo nel secondo conflitto mondiale.
Immediatamente penso al gufo al quale associo il Salmo 102 . Qui l’animale diventa quasi simbolo delle difficoltà e delle sofferenze del popolo di Israele perseguitato e costretto nei campi di sterminio alla lunga attesa dolorosa, altri decidevano per esso.
La capra è un altro soggetto scultoreo spesso presente nella produzione dell’artista e qui la mia memoria va al Levitico e al capro espiatorio, che veniva offerto in sacrificio, liberato a vagare nel deserto dopo che i sacerdoti avevano posto su di esso le mani per caricarlo del peccato.
Il popolo di Israele dunque deve pagare per colpe non proprie. E’ il dramma della storia di Israele che retrocede di millenni a Roma imperiale, alla schiavitù babilonese, agli egiziani.
Ma ecco comparire il cavallo espressione di forza , di vigoria e di velocità, il popolo deve uscire dalla difficoltà , deve liberarsi dal laccio degli oppressori .
Dunque finalmente puo’ comparire la colomba, un altro animale caro alla scultura di Celiberti, ecco la pace , ecco la speranza e in un certo senso la certezza , la purezza di chi innocente alla fine prevale sul colpevole, di chi non vinto ma puo’ volare e liberarsi in uno spazio di cielo dove gli azzurri e non i neri possano prevalere.
Suggerisco questa lettura dell’animalogia di Giorgio Celiberti ,artista multiforme , carico di energia e vitalità in questa sua stagione personale ancora vivissima.