AQUILEIA – Con una produzione musicale proposta in esclusiva per il Friuli Venezia Giulia, concepita per il cartellone dei Concerti in Basilica 2024, entra nel vivo la Stagione estivanella Basilica Patriarcale di Aquileia, sito UNESCO, promossa dalla Fondazione Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia (So.Co.Ba) con il Coro Polifonico di Ruda, per la direzione artistica di Pierpaolo Gratton. Se il filo rosso delle scelte 2024 è legato alle eccellenze artistiche “al femminile”, il concerto in arrivo domenica 28 luglio esprime pienamente l’attenzione alle più interessanti interpreti del nostro tempo, in ambito sia musicale che vocale. Con inizio alle 20.45, di scena sarà infatti il prestigioso Trio Hermes, composto dalle strumentiste Ginevra Bassetti violino, Marianna Pulsoni pianoforte e Francesca Giglio violoncello. Formatosi alla scuola del Trio di Parma e diventato riferimento internazionale negli anni dell’Accademia di Santa Cecilia, oggi fiore all’occhiello dell’Accademia Stauffer nella classe di Musica da Camera affidata alla supervisione del Quartetto di Cremona, il Trio Hermes è attualmente gruppo ospite a Vienna dell’ECMA European Chamber Music Academy. Vincitore assoluto dell’ European Music Competition “Città di Moncalieri” 2019, si è aggiudicato anche il Primo Premio al concorso “Crescendo” di Firenze 2021 e il Primo Premio al concorso “Alberghini” di Bologna. Ad integrare l’Ensemble sarà, per una serata che si preannuncia di grande rilievo artistico, il Mezzosoprano Francesca Gerbasi, un’artista di vasta notorietà, diretta da Maestri come Riccardo Muti, Sir Andràs Schiff, Peter Eötvos, Gianluca Capuano. È inoltre l’unica italiana e mezzosoprano ammessa all’Accademie de Musique Rainer III di Monte-Carlo. 

Di particolare interesse il programma del concerto che prevede innanzitutto l’esecuzione del Trio in Re minore op.11 di Fanny Mendelssohn Hensel (1805 – 1847), detto anche Wieck Trio, forse il capolavoro più maturo, imponente e virtuosistico della compositrice. Proporre questa partitura significa quindi sottolineare il valore della creatività artistica femminile anche sul terreno della scrittura musicale, dove Fanny Mendelssohn, come tutte le compositrici del suo tempo, incontrò non pochi ostacoli e scetticismi, proprio in quanto donna. Ideato in quattro movimenti (1846-1847), eseguito poco prima della morte dell’autrice, a Berlino durante i concerti domenicali delle Henselschen Sonntagmusiken  – con l’apporto pianistico al debutto della stessa Mendelssohn –  Il Trio venne anche eseguito l’11 aprile 1847 in un concerto domestico organizzato per festeggiare il compleanno della sorella Rebecka. Fanny Mendelssohn morì il 24 maggio successivo colpita da un ictus. Il tema principale del movimento inziale propone una melodia appassionata degli archi sostenuta dal brioso accompagnamento del pianoforte. Il secondo movimento, Andante espressivo, romantico e introspettivo, inizia con un tenero assolo del pianoforte, come una delle “Romanze senza parole” (Lieder ohne Worte) del frattelo Felix. Anche il terzo movimento è concepito come una romanza; è indicato espressamente Lied e contiene una breve citazione di un’aria dell’Oratorio Elijah del fratello. L’Allegro moderato conclusivo stempera motivi solenni e ritmi più brillanti. Non meno interessante, e anzi pienamente dedicato al contesto della sua esecuzione – la Basilica Patriarcale di Aquileia – è il secondo brano in programma, il “Sequentia” del compositore friulano Renato Miani. sensibilissimo cultore della lingua e delle tradizioni musicali friulane, capace di cogliere proprio nel canto aquileiese l’ispirazione per una nuova composizione. Sequentia intende mettere in luce due tra le più importanti personalità della storia aquileiese: Paolino di Aquileia e Sant’Ermacora. 

Il Trio Hermes si è presto imposto all’attenzione del panorama musicale italiano. Risulta vincitore di concorsi nazionali ed internazionali, e numerosi sono i concerti tenuti presso Festival e Stagioni concertistiche di rilevanza nazionale ed internazionale come il Festival dei Due Mondi di Spoleto, la Fondazione Musica Insieme Bologna, la GoG Giovine Orchestra Genovese, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Unione Musicale di Torino e altre. L’ensemble ha inoltre debuttato per l’Accademia Filarmonica Romana presso il Teatro Argentina di Roma, eper la TauberPhilarmonie di Weikersheim per il primo concerto in cartellone dell’anno, in collaborazione con Jeunesses Musicales Deutschland e le Dimore del Quartetto. Il Trio ha ideato un progetto, di propria esclusività, dedicato alla musica da camera di Robert Schumann, strutturato in più concerti ed in varie formazioni cameristiche di Duo, Trio, Quartetto e Quintetto, grazie alla collaborazione con artisti di fama internazionale quali i membri del Quartetto di Cremona e del Trio di Parma. Francesca Gerbasi, mezzosoprano, si diploma in Canto Lirico presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Fra i suoi docenti, Elīna Garanča, Federico Longhi, Claudia Sisca, Luisa Castellani, Alda Caiello. Si occupa di vocalità a tutto tondo con un repertorio che va dalla musica rinascimentale e barocca alle avanguardie e al contemporaneo, con una particolare attenzione per il repertorio argentino e cameristico del primo Novecento. Come cantante e performer conta di numerose mise-en-scène di ruoli in prima assoluta e repertorio di autori contemporanei, affrontando fino ad oggi ben 22 differenti idiomi. Si esibisce con formazioni da camera e orchestrali, su palcoscenici italiani (quali Teatro “La Fenice” e teatri di Ravenna,Bologna, Milano, Cremona, Rai1 e Rai Radio3) ed esteri (Svizzera, Austria, Francia, Principato di Monaco, Hong-Kong, Rio de Janeiro, Giordania). Diretta da Riccardo Muti, Sir Andràs Schiff, Peter Eötvos, Gianluca Capuano, è l’unica italiana e mezzosoprano ammessa all’Accademie de Musique Rainer III di Monte-Carlo. È docente di Storia della musica e di Canto presso il Liceo Musicale Concetto Marchesi di Padova.

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