RITORNA DAL 9 AL 17 NOVEMBRE PER LA SUA 17ESIMA EDIZIONE
IL PICCOLO FESTIVAL DELL’ANIMAZIONE QUESTA VOLTA
“SOTTO IL SEGNO DEL DRAGO”
SONO OLTRE 80 LE ANIMAZIONI CHE SARANNO PROIETTATE (TRA LE OLTRE 1000 VISIONATE PER LA SELEZIONE) PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO A SAN VITO AL TAGLIAMENTO MA ANCHE A PORDENONE, UDINE, GORIZIA E STARANZANO CON UNA TAPPA A TRIESTE
ANCHE QUEST’ANNO APRE IL PFA HUB PRESSO LA CHIESA DI SAN LORENZO CON OCCASIONI DI LABORATORI PER IMPARARE A CREARE ANIMAZIONI E TAVOLE ILLUSTRATE DI DIVERSI AUTORI IN ESPOSIZIONE
UN FOCUS SUL PINSCREEN CON LA CANADESE MICHèLE LEMIEUX E TRA I PROTAGONISTI ANCHE I RONFI OLTRE ALLE ANIMAZIONI IN GARA
comunicato stampa
San Vito al Tagliamento, 28 ottobre 2024 – Presentato oggi, lunedì 28 ottobre, in occasione della giornata internazionale dell’animazione, a San Vito al Tagliamento, il Piccolo Festival dell’Animazione, la rassegna dedicata all’illustrazione e all’animazione d’autore organizzata dall’Associazione Viva Comix con la direzione artistica di Paola Bristot.
La kermesse torna dal 9 al 17 novembre per la sua 17^ edizione “Nel segno del drago”, come suggerisce la sigla del festival che passa sulle veloci ruote di uno skateboard, disegnata in stile nipponico da Elisa Menini artista ospite che parteciperà al festival anche con con le sue immagini “statiche”, per modo di dire, ovvero disegni e stampe che saranno in esposizione nella Chiesa di San Lorenzo di San Vito al Tagliamento e che per l’occasione diventa PFA HUB. L’apertura del PFA HUB, il 9 novembre, alle 17, inaugura con le sue mostre ufficialmente l’inizio del Piccolo Festival dell’Animazione.
Best seller in Francia e acclamata dalla critica e dai lettori dello stivale, Elisa Menini è la rivelazione del fumetto italiano a livello internazionale. Ha vinto con “Nippon Folklore” (ed. Oblomov, 2019) il premio Boscarato come migliore artista 2021 (disegno e sceneggiatura) e le è valsa la candidatura al Premio Boscarato 2019 come Miglior disegnatrice italiana e la nomination come Migliore Opera Prima al Premio Micheluzzi 2020.
In esposizione anche opere di Viola Mancini, Veronica Martiradonna, Ahmed Ben Nessib, Jure Engelberger, Tamás Patrovits. Ma soprattutto saranno esposte le acquaforti di Alexandre Alexeïeff, tratte dal libro “Images de la lune”.
IL FESTIVAL, LE SEZIONI E GLI OSPITI
Dal 9 al 17 novembre il festival si terrà principalmente a San Vito al Tagliamento (PN) – ormai da qualche anno punto di riferimento della rassegna – ma spazierà anche nelle vicine province di Pordenone, Udine, Gorizia, Staranzano e Trieste, portando con sé 80 animazioni tra cortometraggi e mediometraggi animati d’autore selezionati tra gli oltre 1000 visionati e pervenuti da tutto il mondo.
Non mancheranno, oltre alle proiezioni e ai disegni e alle tavole in mostra, anche incontri con gli autori, focus e approfondimenti come quello sull’intelligenza artificiale e su alcune tecniche analogiche ancora molto in voga come il Pinscreen, Dj Set e spettacoli come ad esempio l’Evento Nevermind, la versione musicata e cantata del celebre libro di Tuono Pettinato, una delle più rilevanti figure del fumetto contemporaneo con Paulonia Zumo, Davide Toffolo, Marco Gortana e Paola Bistrot, ma anche una sorpresa domenica 10 con i Ronfi di Adriano Carnevali e, laboratori di animazione stop motion e masterclass.
«Nella 17ª edizione del festival, vogliamo mettere in risalto un coro di voci e personalità provenienti da diverse nazioni, alcune delle quali coinvolte in conflitti. La cultura non è una bolla isolata e non vogliamo che lo sia, né che lo diventi. Dobbiamo fare spazio a tutte le voci che condividono un linguaggio poetico e artistico comune.»
«Siamo entusiasti – ha aggiunto l’Assessore alla Vitalità di San Vito al Tagliamento, Andrea Bruscia – di ospitare, anche quest’anno, il Piccolo Festival dell’Animazione qui a San Vito al Tagliamento, un appuntamento che continua a crescere e a portare nella nostra cittadina una straordinaria varietà di visioni e talenti internazionali. Iniziative come queste non solo arricchiscono la nostra offerta culturale ma rappresentano un invito alla scoperta e alla partecipazione attiva per grandi e piccoli, dai laboratori creativi alle proiezioni dedicate agli studenti. E’ un festival importante per San Vito, che durante l’anno offre una varietà di eventi e iniziative che spaziano dalla musica, al teatro, all’arte, fino al cinema, dimostrando come San Vito sia capace di accogliere e valorizzare le diverse espressioni della cultura contemporanea. Il nostro festival rappresenta un pilastro fondamentale di questa offerta culturale, distinto non solo per la qualità degli eventi, ma soprattutto per il livello di ricerca e innovazione che guida ogni edizione».
Sono 80 i cortometraggi provenienti da Estonia, Messico, Giappone, Finlandia, Svizzera, Belgio, Canada, Slovenia, Germania, Polonia, Francia, Croazia, Sud Corea, Latvia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Cile, Iran, Repubblica Ceca, India, Russia, Serbia, Brasile, Ungheria, Georgia, Paesi Bassi e naturalmente dall’Italia. Suddivisi per sezione, dalla Competizione principale a Visual&Music alla selezione per Green Animation, saranno proiettati in più occasioni sul territorio regionale.
Il festival quest’anno presenta anche 4 mediometraggi, due italiani: “La voce delle Sirene” di Gianluigi Toccafondo, in corsa per gli Oscar, la cui proiezione si terrà domenica 17 alle 21 a San Vito al Tagliamento, a Trieste nello Studio Tommaseo di Trieste Contemporanea, lunedì 11 novembre alle 17, oltre che a Cinemazero a Pordenone giovedì 14 novembre e a Visionario di Udine martedì 12 novembre alle 21.00. Sarà presentato anche l’ultimo film di Bruno Bozzetto, maestro indiscusso, “Sapiens?”. Sono due film straordinari che parlano in modo diverso del nostro rapporto col mondo naturale, atavico e controverso. In concorso anche l’estone “Luna Rossa” diOlga Pärn in cui c’è molta Italia, con le versioni animate di personaggi come Gabriella Ferri, Renzo Arbore e Francesca Schiavo e “Antipolis” di Kaspar Jancis realizzato con la tecnica dello stop motion su un mondo sottoterra i cui abitanti ignorano di vivere in un globo terrestre più ampio.
A decretare i vincitori della Main Competition sarà la Giuria composta dalla giornalista e critica cinematografica Elisa Grando, la regista e organizzatrice del Festival Animaccio Margherita Giusti e Margit Antauer, Presidente di Animafest Film Festival di Zagabria.
Lo scrittore, giornalista – corrispondente da New York per alcune testate italiane, collabora con La Stampa, occupandosi di letteratura e cultura americana – e sceneggiatore (tra cui storie per Topolino) Giulio Dantona, l’artista Nahuel Martinez, Michele Bernardi e Annapaola Martin – fotografa e filmmaker friulana – saranno invece i giurati delle sezioni Green e Visual&Music.
Nella sezione Visual & Music sarà presentato il videoclip di Juk Jevremovic “Moral Support” con un brano dei Laibach, imperdibile. Inoltre l’ultimo brano dei Tre Allegri Ragazzi Morti “La nuova canzone per me”, di Erika De Nicola, dello Studio Movimenti, una ripresa del celebre videoclip “Occhi bassi”, il tra i primi della celebre band, allora firmato da Michele Bernardi.
Mentre in Green Animation, una speciale sezione dedicata alle proiezione di animazioni a tema ecologico e di attenzione e focus sul rapporto uomo-ambiente. In particolare da segnalare il bellissimo film di Alexandra Ramires e Laura Gonçalves “Percebes” che ha per tema il nodo del turismo, una risorsa da un lato, ma se malgestito può diventare un boomerang pieno di problematiche. Interessante anche il problema della dipendenza digitale affrontato da Silvana Roth nel film “Waldeinsamkeit”.
Ma ci saranno anche i Ronfi di Adriano Carnevali, il 10 novembre alla 15 a San Vito al Tagliamento (Auditorium) per la sezione Animakids e le animazioni provenienti dalle migliori Accademie d’Arte in Animayoung, con i corti selezionati da Giovanni Sgrò, Giulia Sgrò e Valentina Corocher e giudicati dagli studenti delle scuole del Friuli Venezia Giulia. Oltre 1800 gli alunni che parteciperanno dalle varie scuole della regione coinvolte, a San Vito al Tagliamento ma anche al Visionario di Udine e a Cinemazero di Pordenone. Le proiezioni per gli spettatori in erba si terranno oltre che nelle scuole anche San Vito al Tagliamento in un programma aperto a tutti sabato 16 novembre dalle 18.30.
Nelle mattinate della settimana del festival i cinema saranno letteramente invasi da studenti e alunni delle scuole in una intensa immersione nel mondo del cinema animato. Le scuole che aderiscono sono il liceo artistico Max Fabiani di Gorizia, il liceo artistico Sello di Udine, l’Istituto comprensivo di San Vito al Tagliamento, il liceo artistico Galvani di Pordenone e l’istituto della scuola del mobile di Brugnera. A essere proiettato in una di queste session di film anche il lungometraggio “Invelle” di Simone Massi, un ritratto intenso del passaggio generazionale e storico visto dagli occhi del bambino protagonista nel paese marchigiano di Pergola.
Due i principali filoni del festival in questa edizione, l’analisi di due fenomeni opposti, uno che spinge verso le tecnologie digitali come l’uso dell’Intelligenza Artificiale e l’altro che continua a prediligere tecniche analogiche, tradizionali, anzi totalmente manuali e inconsuete come il pinscreen, cioè un’animazione realizzata su uno schermo a spilli, perni mobili che possono essere spostati dentro o fuori premendo un oggetto sullo schermo. Lo schermo è illuminato lateralmente in modo che gli spilli proiettino ombre e fu brevettato nel primo Novecento da Alexandre Alexeïeff e Claire Parker. Con questa tecnica laboriosa ma di grande effetto sono stati realizzati ben 4 film in concorso che saranno presentati in una rassegna specifica insieme ai film storici dei maestri di questa tecnica originale.
Ma non solo, anche film con processi di cianotipia come quello di Viola Mancini, o di serigrafia, come nel film di Tamas Patrovit, di cui sono esposte in mostra le opere base dell’animazione. Il festival ospita anche l’eccezionale masterclass di Michèle Lemieux, sabato 16 novembre alle ore 10 a San Vito al Tagliamento, autrice che arriva direttamente dal Canada e Alexander Noyer, da sempre appassionato specialista del pinscreen che porterà uno degli schermi a spilli per una lezione dimostrativa venerdì 15 novembre alle ore 15.
L’invenzione di Alexandre Alexeïeff (1901 – 1982) e Claire Parker (1906-1981) è magica. Come restare insensibili allo schermo di spilli, un’invenzione che mette in opera la luce?
All’interno di una cornice di metallo scorrono, dentro a minuscoli tubi, degli spilli. Ogni spillo, di colore nero, fuoriesce di 5 millimetri da ogni lato della sua guaina scorrevole di colore bianco. La luce radente illumina lo schermo. L’ombra di questi minuscoli spilli, più o meno infilati nella loro guaina, crea le sfumature formando così un’ immagine in bianco e nero. La cinepresa è puntata verso il centro dello schermo, e l’animazione prende forma attraverso il movimento degli spilli che vi sono incastonati, immagine per immagine, a volte conficcandoli a volte respingendoli all’interno della propria guaina.
Michèle Lemieux e Alexander Noyer sono tra i pochi eredi di questa invenzione culturale e tra gli ultimi cineasti ad aver utilizzato lo schermo di spilli, una tecnica capace di impressionare ancora oggi, all’era del digitale, e del quale sveleranno i segreti nel contesto del Piccolo Festival dell’Animazione.
Tra gli ospiti molti registi delle animazioni in concorso e artisti come Irina Rubina, Anja Resman, Camillo Sancisi, Lucia Catalini, Pritt e Olga Pärn, Roberto Catani, Elisetta, Igor Imhoff, Izabela Plucińska, Michele Bernardi, Zarja Menart, Luca Poce, Andrea Moriello e molti altri.
DJ SET E SPETTACOLI
In programma durante il festival anche eventi e spettacoli, dj set dopo le proiezioni: momenti in cui artisti, registi e spettatori possono stare insieme, dialogare e aprirsi ad un confronto.
Il primo sarà una vera e propria performance dal titolo “Nevermind”, sabato 9 novembre alle 18.30 nell’ Auditorium Zotti a San Vito al Tagliamento, basata sull’omonimo libro scritto da Tuono Pettinato, edito da Rizzoli, un reading musicale con un quartetto di interpreti d’eccezione: Marco Gortana, graffitista e musicista, Paulonia Zumo, speaker radio-tv, Davide Toffolo, autore di fumetti e musicista e Paola Bistrot, qui in veste di artista e performer. Le pagine di una storia struggente dedicata al mito del rock, Kurt Cobain, voce di una generazione è stata raccontata dal pennino di un altro mito, questa volta del fumetto, il grande e indimenticato Tuono Pettinato. Lo spettacolo ha debuttato al festival “Giorni di Tuono” a Pisa grazie alla Fondazione Tuono Pettinato e alla Rizzoli-Lizard. In particolare si ringraziano Lia Remorini, Presidente della Fondazione, che sarà presente e Guido Siliotto, vicepresidente e Antonio Capellupo, direttore artistico del Festival “Giorni di Tuono” che hanno reso possibile questo progetto artistico.
“Nevermind” raccontato a fumetti da Tuono Pettinato risveglia tutta l’energia del bambino Kurt e poi la rabbia dell’adolescente Cobain e ne traccia i germi di quello che sarebbe diventato. Nel filone delle biografie a fumetti quelle di Tuono Pettinato sono tra le più vere, nel senso che vi si riconosce dentro lui stesso e quindi anche le personalità che descrive non sono solo semplici personaggi, “Galileo! Un dialogo impossibile”, 2009, “Garibaldi” (2010), “Enigma. La strana vita di Alan Touring”, 2012 e infine “Nevermind” (2014) appena ristampato nella nuova edizione da Rizzoli Lizard. «Volevo raccontare – fu il commento di Tuono Pettinato, una delle più rilevanti figure del fumetto contemporaneo scomparso nel 2021- la parte meno conosciuta della vita di Cobain: la sua infanzia felice di bambino dotato di un’immaginazione straordinaria, la sua precoce inclinazione per le arti e la sua iperattività. Uno scenario che cambia drasticamente con la separazione dei genitori, che sembra gettare un’ombra di tristezza sulla vita di Kurt, un senso di disillusione dal quale non si libererà mai più.»
Venerdì 15 novembre alle ore 23 nella Chiesa di San Lorenzo a San Vito al Tagliamento (PFA HUB) tocca al live set “Arrogalla – Suite” impreziosito dalle proiezioni visual di Carol Rollo. Suite è il nuovo disco di Arrogalla, producer sardo che fa convivere nella sua elettronica, dub, cumbia, musica popolare sarda e paesaggi sonori in una intensa trama poliritmica multistratificata. Nel concerto, fluiscono con grande naturalezza i suoni di mercati
mediterranei e africani, paesaggi sardi, esercitazioni militari, ritmi e voci senza tempo. Le interferenze elettroacustiche fanno capolino tra beat e balli sardi, sui quali si incastrano campioni tropicali e mediterranei, il tutto rielaborato in tempo reale attraverso il linguaggio del dub, in un continuo gioco di rimandi tra tradizioni diverse e melting pot inventati che annullano le singole appartenenze, creando nuovi mondi sonori giostreschi, carnevaleschi, ipnotici e contemplativi. I tantissimi materiali all’interno della Suite forniscono un campionario sonoro formidabile e sconfinato che permette di lasciare grande spazio all’improvvisazione, entrando in relazione con il pubblico e con lo spazio e creando di volta in volta combinazioni sempre diverse sfruttando appieno anche i musicisti che hanno collaborato con Arrogalla come Pier Gavino Sedda con i suoni dei Tumbarinos di Gavoi, il Cuncordu e Tenore de Orosei e Su Cuntrattu Seneghesu con il cantu a tenore, Francesca Romana Motzo al clarinetto, Mauro Palmas alla mandola, Pierpaolo Vacca all’organetto diatonico e la band reggae Ratapignata.
Sabato 16 novembre, alle ore 23, ancora musica con “Viva Viva Malagiunta”, un progetto di etno-musicologia, di ricerca del passato ed esplorazione del futuro per trovare un posto nel presente. Il suono è stratificato, mentale e fisico, figlio delle esperienze e percorsi diversi dei due musicisti. Viva Viva Malagiunta è nato dall’unione dei due dj/producer FiloQ (Filippo Quaglia) e Mr.Paquiano (Nahuel Martínez, anche nella giuria del festival), il primo proveniente dai vicoli di Genova, il secondo da quelli di Buenos Aires. Insieme hanno tracciato la rotta per una nuova Boca immaginaria fatta di suoni ancestrali e folklorici della tradizione sudamericana e beat e basse frequenze della club culture occidentale. FiloQ, produttore e dj artefice del suono di progetti meticci come Magellano e Uhuru Republic, ha collaborato con diversi artisti come Vinicio Capossela, Almamegretta, Gnu Quartet, Mimosa e molti altri. Gran frequentatore del mondo del jazz sperimentale e delle sue radici africane, è un raffinato e cerebrale confezionatore di beat. I suoi dj-set sono eleganti anche se spettinati a suon di basse frequenze ed alti volumi.
Mr.Paquiano è il nuovo ragazzo in città, quello con le idee nuove, strane e che tutti vogliono conoscere e frequentare. Con una breve carriera musicale ma con una profonda conoscenza della musica Sudamericana, dell’evoluzione storica e del suo valore sociale. Compositore quasi per intuizione, le sue selezioni musicali puntano dritte al coinvolgimento, con un approccio volutamente disordinato, caotico… pacchiano.
Infine il 17 novembre alle 22, musica al PFA HUB con il Dj Set Zellaby– specializzato in musica d’annata: dal jazz allo swing, dal rhythm and blues al rockabilly, dal doo-wop al popcorn fino alle colonne sonore italiane anni ‘60, la cui ricerca musicale continua integra successi contemporanei che si ispirano al passato, mantenendo l’originalità del suono – in chiusura del festival dopo le premiazioni e le proiezioni delle animazioni vincitrici del Piccolo Festival dell’Animazione 2024.
Il festival è realizzato con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, di Turismo FVG e del Comune di San Vito al Tagliamento, si svolgerà presso l’Auditorium “Zotti”e la chiesa di San Lorenzo PFA_Hub, mentre negli altri centri sarà ospitato da Cinemazero a Pordenone, al Visionario di Udine, al Liceo artistico “Max Fabiani” di Gorizia, nello Studio Tommaseo-TriesteContempornea a Trieste e DobiaLab di Dobbia di Staranzano.