Seconda sconfitta della formazione di Runjaic, mentre Thiago Motta ritorna alla vittoria dopo due pareggi consecutivi
UDINESE – JUVENTUS 0 – 2
UDINESE (3-5-2): Okoye; Kabasele (st 1’ Ebosse), Bijol, Giannetti; Ehizibue (st 43’ Modesto), Lovric (st 1’ Zarraga), Karlstrom, Payero, Zemura (st 22’ Kamara); Thauvin (st 22’ Lucca), Davis. Allenatore: Runjaic
JUVENTUS (4-1-4-1): Di Gregorio; Savona (st 36’ Danilo), Gatti, Kalulu, Cambiaso (st 36’ Cabal); Locatelli; Thuram (st 25’ Mc Kennie), Weah (st 43’ Mbangula), Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic (st 25’ Conceicao). Allenatore: Motta
ARBITRO: Abisso di Palermo
RETI: pt 19’ Thuram, 37’ Savona
NOTE: Angoli: 9-3 per l’Udinese. Ammoniti: Zemura, Kalulu, Gatti Recuperi: 2’ e 4’. Spettatori: 24mila
UDINE – Minimo mezzo e massimo tornaconto. Una Juventus giovane, utilitaristica e ordinata mette a frutto le due reti segnate nel primo tempo contro un’Udinese molle, rinata troppo tardi nella ripresa, e porta a casa tre punti dopo due consecutivi pareggi. Dopo 19’ di giro palla mollemente contrastato dall’Udinese, la Juventus passava in vantaggio al termine di un triangolo concluso da Thuram con un diagonale rasoterra che picchiava sul palo e finiva alle spalle di Okoye. Gli undici stranieri di Runjaic reagivano d’istinto e Davis con una botta a mezz’altezza da destra impegnava Di Gregorio nell’unico serio intervento dei primi 45’. Una fiammata, perché l’Udinese non riusciva a imbastire azioni degne di tal nome, con Thauvin a vagare dalla trequarti in avanti senza riuscire a cucire la manovra, ricca di passaggi imprecisi o sballati che favorivano le ripartenze juventine. Su una di questa la Thiago Motta – band raddoppiava al 37’, con Yildiz, entrato in area da sinistra, a colpire il palo in diagonale e Savona a infilare di precisione sulla ribattuta, sopraggiungendo da destra. Un’Udinese troppo molle per poter essere anche efficace, tanto più che Runjaic aveva preferito lasciare in panchina l’unico italiano della rosa, Lucca, che con la sua statura da cestista avrebbe potuto essere efficace nelle palle alte. Il tecnico bianconero al rientro dal riposo operava però due sostituzioni non di peso, Zarraga per Lovric e Ebosse per Kabasele e il prodotto non cambiava, anzi la Juve guadagnava ulteriori metri sulla trequarti. L’Udinese andava comunque in gol al 7’ con Davis, che nel contrasto con Di Gregorio in uscita commetteva fallo sul portiere, e Abisso annullava senza esitazioni tra le contestazioni del pubblico. Ci provava, la formazione di Runjaic, ma senza il giusto mordente, la Juve arrivava sempre prima sul pallone e al 22’ Runjaic richiamava l’inefficace Thauvin, inserendo Lucca. I bianconeri acquisivano una maggiore spinta, collezionando angoli, e al 37’ Lucca coglieva di testa una clamorosa traversa. La Juve non rischiava, rimanendo raccolta mentre l’Udinese spremeva le residue energie ma senza la necessaria lucidità e il risultato non cambiava.
Edi Fabris