BEN PALMER TORNA SUL PODIO DELL’ORCHESTRA DA CAMERA DI PORDENONE PER DUE IMPERDIBILI CONCERTI IN FVG
giovedì 23 gennaio alle 20.45 all’Auditorium Concordia di Pordenone e venerdì 24 gennaio alle 20.45 al Teatro comunale di Monfalcone il Maestro inglese direttore principale del’Orchestra tornerà in Regione per avviare il nuovo anno di collaborazione artistica
in programma il Concerto per oboe e piccola orchestra di R. Strauss, con la solista Rossana Calvi, e la Sinfonia n. 7 di L. van Beethoven
Torna sul podio dell’Orchestra da Camera di Pordenone, in qualità di direttore principale, per dare avvio a un nuovo anno di collaborazione artistica, il maestro inglese Ben Palmer, già ben noto al pubblico regionale per i numerosi concerti già realizzati grazie a questa felice sinergia pluriennale, sostenuta ancora una volta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Fondazione Friuli e dal Comune di Pordenone.
Primo appuntamento del 2025, un concerto che sarà dato in due teatri del Friuli Venezia Giulia, con un programma che vedrà sul palco, in veste di solista, la musicista Rossana Calvi, primo oboe dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia oltre che applaudita interprete e camerista in molte formazioni nazionali e internazionali, nei più importanti teatri in Europa e non solo.
Giovedì 23 gennaio alle ore 20.45 debutterà all’Auditorium Concordia di Pordenone, e quindi sarà presentato venerdì 24 gennaio sempre alle 20.45 nella Stagione del Teatro Comunale di Monfalcone, il concerto che Ben Palmer ha voluto dedicare a due importanti pagine sinfoniche tra Otto e Novecento, mantenendo sempre vitale la prospettiva della sua visione artistica “Looking back/ Looking forward” ovvero “Guardare indietro / Guardare avanti”, per viaggiare tra il passato e il mondo musicale dal Novecento a oggi, alla scoperta di particolari partiture o inediti accostamenti.
In questo caso il punto di partenza è il Concerto in Re maggiore per oboe e piccola orchestra di Richard Strauss, nato per un fortuito incontro tra il musicista settantunenne e il giovane oboista americano dell’esercito John de Lancie, che Strauss accoglie in casa sua nel 1945, subito dopo la fine della Seconda Guerra mondiale. Lacie gli esprime il desiderio di veder composto un concerto per oboe e il compositore, nonostante un iniziale disinteresse, accetta la sfida, dando alla luce in pochi mesi un capolavoro, eseguito per la prima volta nel febbraio 1946 a Zurigo. Non fu Lancie a suonare quel giorno, ma la sua suggestione lasciò un segno indelebile nella storia della musica, ora brillantemente raccolto e interpretato all’oboe da Rossana Calvi, già protagonista di questa pagina, tra l’altro, alla prestigiosa Salle de la Radio de la Suisse Romande di Ginevra. Con la Sinfonia n. 7 in La maggiore di Beethoven la seconda parte della serata cambia registro. Frutto di un periodo complesso per il genio di Bonn, afflitto da progressiva sordità e da tumultuose vicende personali, la Settima è tra le sue sinfonie più esuberanti e vitali. Fin dalla prima esecuzione del 1813, il secondo movimento conquista il pubblico. Si tratta dell’Allegretto, dal carattere solenne e malinconico, spesso associato a una marcia funebre, a dispetto delle originarie intenzioni dell’autore. La sapiente bacchetta di Ben Palmer celebra la resilienza umana e la potenza della musica dirigendo l’Orchestra da Camera di Pordenone in questi due capolavori, nati da spiriti tanto distanti, eppure affini nell’arte: l’ispirazione di Strauss, trovata in un giovane musicista e nella ritrovata pace mondiale, e le sofferenze di Beethoven, trasformate in un’ode alla gioia e alla vitalità.
Il concerto di Pordenone è ad ingresso libero, con prenotazione consigliatadai link presenti nelle pagine web e social media dell’Orchestra.