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Il 21 febbraio 2025 presso Palazzo Mantica, sede della Società Filologica Friulana, a Udine e online su Zoom la professoressa Marina Rubinich dell’Università degli Studi di Udine ha presentato il volume di Simone Dilaria “Archeologia e archeometria delle miscele leganti di Aquileia romana e tardoantica (II sec. a.C. – VI sec. d.C.)”.
Nella prima parte dell’incontro, inserito nel progetto “Seguendo le tracce degli antichi”, organizzato dal 2012 dalla Società Friulana di Archelogia odv, la relatrice ha messo in evidenza come il libro sia partito dalla tesi di dottorato dell’autore, ora ricercatore in Archeologia Classica presso il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, e come i suoi ambiti di ricerca riguardino prevalentemente lo studio dei materiali da costruzione antichi attraverso approcci che integrano metodologie archeologiche tradizionali con tecniche archeometriche di analisi laboratoriale.
Proprio per questa sua specializzazione, molto richiesta in Italia e all’estero, il dottor Dilaria ha avuto occasione di collaborare con la professoressa per le analisi di campioni di alcune zone delle Grandi Terme di Aquileia, di cui lei è direttrice di scavo.
Durante la presentazione, è stato così possibile comprendere come l’archeometria sia utile per interpretare i dati archeologici e scoprire le particolarità dell’edificio termale aquileiese, ancora oggi fonte di continue scoperte.
Nella seconda parte dell’intervento, la docente ha analizza in maniera capillare l’indice del volume, mettendo in risalto come siano stati studiati i principali monumenti e alcune domus dell’Aquileia romana e tardoantica e come, attraverso il campionamento e l’analisi con tecniche avanzate di laboratorio di oltre 370 campioni di malte e calcestruzzi, sia stato possibile svelare le tecnologie produttive e la provenienza delle materie prime.
Al termine della presentazione, il dottor Dilaria ha risposto ad alcune domande specifiche dei presenti e ha voluto sottolineare come il suo studio voglia essere un utile strumento di lavoro per gli archeologi che ogni giorno devono ricostruire il nostro passato.
Alessandra
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