1 IMPRESA FEMMINILE SU 4 È ARTIGIANA
La presidente del Movimento Donne Impresa Confartigianato Fvg, Filomena Avolio: «Imprenditoria femminile artigiana in crescita ma, soprattutto, motore di innovazione, sostenibilità e sviluppo territoriale».
Il Friuli Venezia Giulia è la prima regione italiana per incidenza delle imprese femminili artigiane sulle imprese femminili: cioè, in regione su 4 imprese femminili 1 è artigiana, ossia il 25%, ben al di sopra della media nazionale, pari al 16,3%. Nel contempo le imprese guidate da donne, all’interno del comparto artigiano rappresentano il 19,2% a fronte di una media nazionale del 17,5 per cento. In numeri assoluti, le aziende artigiane in regione sono 5.455 sulle 21.791 aziende guidate da donne.
È con la soddisfazione di guidare questo primato che il Movimento Donne Impresa Confartigianato Fvg celebra quest’anno la «Festa della donna», sabato 8 marzo. «Sono numeri che confermano il ruolo cruciale che l’imprenditoria femminile sta giocando in regione, ponendosi come motore di innovazione, sostenibilità e sviluppo territoriale», afferma la presidente regionale del Movimento Donne Impresa Confartigianato Fvg, Filomena Avolio. Che un’impresa femminile su quattro sia artigiana, continua Avolio, indica «la capacità delle donne di creare valore, occupazione e benessere per le comunità». Perciò, aggiunge, «va riconosciuto questo contributo, con misure che ne rafforzino la competitività e ne sostengano la crescita».
La presidente pone in evidenza l’impegno dell’organizzazione femminile di Confartigianato Fvg per «costruire reti, condividere competenze e rafforzare connessioni tra imprenditrici» e, pensando alle giovani che intendono misurarsi con il fare impresa, Avolio incoraggia: «Il successo è possibile, ma dobbiamo continuare ad abbattere le barriere che ancora frenano il loro ingresso».
«Siamo una parte essenziale del tessuto economico – conclude la presidente – e, perciò, auspichiamo politiche che riconoscano questo ruolo con incentivi per la crescita, semplificazione amministrativa e infrastrutture a misura di impresa, che le sostengano in tutto il ciclo di vita: dalla creazione alla trasmissione generazionale».
IMPRESE ARTIGIANE FEMMINILI FVG:
PRIME IN ITALIA PER INCIDENZA
SULL’IMPRENDITORIA FEMMINILE
1 IMPRESA FEMMINILE SU 4 È ARTIGIANA
La presidente del Movimento Donne Impresa Confartigianato Fvg, Filomena Avolio: «Imprenditoria femminile artigiana in crescita ma, soprattutto, motore di innovazione, sostenibilità e sviluppo territoriale».
Il Friuli Venezia Giulia è la prima regione italiana per incidenza delle imprese femminili artigiane sulle imprese femminili: cioè, in regione su 4 imprese femminili 1 è artigiana, ossia il 25%, ben al di sopra della media nazionale, pari al 16,3%. Nel contempo le imprese guidate da donne, all’interno del comparto artigiano rappresentano il 19,2% a fronte di una media nazionale del 17,5 per cento. In numeri assoluti, le aziende artigiane in regione sono 5.455 sulle 21.791 aziende guidate da donne.
È con la soddisfazione di guidare questo primato che il Movimento Donne Impresa Confartigianato Fvg celebra quest’anno la «Festa della donna», sabato 8 marzo. «Sono numeri che confermano il ruolo cruciale che l’imprenditoria femminile sta giocando in regione, ponendosi come motore di innovazione, sostenibilità e sviluppo territoriale», afferma la presidente regionale del Movimento Donne Impresa Confartigianato Fvg, Filomena Avolio. Che un’impresa femminile su quattro sia artigiana, continua Avolio, indica «la capacità delle donne di creare valore, occupazione e benessere per le comunità». Perciò, aggiunge, «va riconosciuto questo contributo, con misure che ne rafforzino la competitività e ne sostengano la crescita».
La presidente pone in evidenza l’impegno dell’organizzazione femminile di Confartigianato Fvg per «costruire reti, condividere competenze e rafforzare connessioni tra imprenditrici» e, pensando alle giovani che intendono misurarsi con il fare impresa, Avolio incoraggia: «Il successo è possibile, ma dobbiamo continuare ad abbattere le barriere che ancora frenano il loro ingresso».
«Siamo una parte essenziale del tessuto economico – conclude la presidente – e, perciò, auspichiamo politiche che riconoscano questo ruolo con incentivi per la crescita, semplificazione amministrativa e infrastrutture a misura di impresa, che le sostengano in tutto il ciclo di vita: dalla creazione alla trasmissione generazionale».