La Via Crucis tra i padiglioni dell’ospedale è un appuntamento tradizionale della Quaresima udinese, da sempre presieduto dall’Arcivescovo (quest’anno, per la prima volta, da mons. Riccardo Lamba). Una serata di preghiera che si è rinnovata venerdì 28 marzo, a partire dalle 20:30, con ritrovo all’esterno del padiglione n. 8 affacciato su via Colugna.

«È un evento che coniuga dolore e speranza, celebrandosi proprio in un luogo dove questi due elementi si intrecciano».

Così don Christian Marchica, responsabile della Pastorale giovanile del Vicariato urbano di Udine, descrive questa particolare Via Crucis capace ogni anno di richiamare nel nosocomio udinese centinaia di persone. «Con questa celebrazione – prosegue il giovane sacerdote – ricordiamo che la sofferenza e la morte non hanno l’ultima parola, ma sono stati vinti da colui che è stato trafitto sulla Croce».

Oltre ai partecipanti con le fiaccole, alla Via Crucis ospedaliera hanno preso parte in modo non meno intenso diverse persone che nell’ospedale di Udine si trovano in cura o in servizio. Chi può si accoda al “serpentone”, molti altri seguono le preghiere affacciandosi alle finestre.

«Nella croce la nostra speranza» è il titolo dell’edizione di quest’anno in sintonia con il tema dell’anno giubilare.

L’animazione delle nove stazioni su cui si è sviluppata la Via Crucis è curata da otto gruppi giovanili del Vicariato urbano di Udine coordinati dalla Pastorale giovanile del Vicariato stesso. «È un appuntamento molto sentito dai giovani che la preparano» spiega don Marchica. «In molte Parrocchie e in alcuni gruppi di scout questi giovani si dedicano alla realizzazione delle meditazioni che accompagneranno i partecipanti». A portare la croce e a proporre le diverse riflessioni si sono alternati quindi giovani delle Collaborazioni pastorali di Tavagnacco, Udine sud-est e Udine centro, assieme ai coetanei delle Parrocchie di San Marco, San Giuseppe e Campoformido a due gruppi di scout d’Europa e Agesci.

L’arrivo della processione è avvenuto nella chiesa di Santa Maria della Misericordia, situata tra i padiglioni del nosocomio, che in questo Anno Santo è una delle chiese giubilari dell’Arcidiocesi udinese.

La redazione

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