UDINESE – MILAN             0 – 4

UDINESE (3-5-1-1): Okoye; Kristensen (st 30’ Pafundi), Bijol, Solet; Ehizibue, Lovric (st 19’ Bravo), Karlstrom, Ekkelenkamp (st 30’ Payero), Kamara (st 19’ Modesto); Atta; Lucca (st 38’ Pizarro). Allenatore: Runjaic

MILAN (4-2-3-1): Maignan (st 9’ Sportiello); Tomori, Gabbia, Pavlovic, Jimenez (st 27’ Sottil); Hernandez (st 37’ Bartesaghi), Fofana; Pulisic, Reijnders, Leao (st 37’ Terracciano); Jovic (st 27’ Abraham). Allenatore: Conceicao

ARBITRO: Sacchi di Macerata

RETI: pt 42’ Leao, 45’ Pavlovic; st 30’ Hernandez, 36’ Reijnders

NOTE: Angoli: 6-5 per il Milan. Ammonito: Terracciano. Recuperi: 1’ e 5’             Spettatori: 24mila

UDINE – L’Udinese, a salvezza acquisita, pare aver tirato i remi in barca e inanella la sua quarta sconfitta consecutiva contro un Milan che soprattutto nella ripresa ha trovato autostrade verso la porta di Okoye. Otto reti subite contro l’unica segnata (da Solet a S.Siro contro l’Inter) nelle ultime quattro giornate la dicono lunga sullo status attuale dei bianconeri, il cui allenatore Runjaic continua a dire che la squadra sta invece lavorando. Una considerazione che fa sorridere a sole sei giornate dal termine, mentre il Milan si rigenera anche psicologicamente con il facile poker calato sul tavolo verde al “Friuli”. Una gara iniziata e proseguita con l’assordante salva di fischi del pubblico a ogni palla toccata dal portiere rossonero, protagonista com’è noto del fattaccio dello scorso campionato nello stadio udinese, accompagnamento che si trasforma in applausi quando al 9’ della ripresa Maignan, scontrandosi con il compagno Jimenez, rimane a terra e viene portato fuori in barella, con successivi accertamenti all’ospedale di Udine dopo la botta in testa subita. Gara che aveva preso una piega netta sul finire del primo tempo, con l’uno-due di Leao e Pavlovic a mettere in ginocchio un’Udinese incapace di rendersi pericolosa, con Ehizibue e Kamara a non mettere in mezzo dalle fasce un solo pallone decente per lo spaesato Lucca. E nella ripresa, scoprendosi alla ricerca del recupero del risultato, i bianconeri concedevano ampi spazi in ripartenza al Milan, che andava ancora a segno con Theo e Reijnders, facendo festa alla fine sotto la gremitissima curva della tifoseria rossonera.

Edi Fabris

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