L’amministrazione comunale di Udine sta organizzando una rete di supporto per aiutare la famiglia di Samia Bent Rejab Kedim, vittima del drammatico femminicidio che si è consumato in via Joppi, dove ha trovato la morte la donna di 46 anni, madre di tre figli.
Samia Bent Rejab Kedim viveva a Udine dai primi anni duemila, lavorava all’Ospedale Santa Maria della Misericordia e la sua famiglia era conosciuta ai servizi sociali dell’ambito territoriale Friuli Centrale, che ora sono al lavoro per supportare i figli. Non aveva mai avuto contatto con il centro anti violenza del Comune Zero Tolerance.
L’Assessora alle Pari Opportunità del Comune si è attivata per organizzare alcune iniziative da mettere in atto nei prossimi giorni e sottolinea come il Comune stia facendo tutto il possibile per supportare la famiglia, e come in questo momento molto delicato sia importante proteggere chi resta, anche dall’esposizione mediatica. L’amministrazione secondo l’esponente della Giunta, sta garantendo di concerto con le altre istituzioni, tutti i tipi di sostegno, anche economico. L’Assessora è all’opera per mobilitare la comunità cittadina, sia a supporto della famiglia che in risposta all’emergenza sociale costituita dalla violenza contro le donne.