Alcuni provvedimenti recenti, per esempio il 110 per cento di contributo in edilizia, potrebbero rimettere in piedi parzialmente l’economia duramente provata in questi due ultimi anni, ma ai piccoli chi ci pensa? E’ vero che l’economia ha una sua spina dorsale che si chiama edilizia, è vero che quest’ultima è un motore grandemente produttivo ( a proposito di 110 per cento è bene prestare la massima attenzione perché se ci sono errori il committente potrebbe trovarsi in difficoltà, inoltre le imprese sono tutte impegnate ed è prevedibile un aumento dei prezzi per l’utente). Ma, ripensiamo ai piccoli imprenditori, quelli maggiormente toccati da questa crisi pandemica. Chi li assiste? Sarebbe necessario un intervento finanziario mirato anche per le piccole attività dei centri storici che sono state messe in grave difficoltà in questi mesi. Sono prevedibili ristori in tempi brevi? E’  questa domanda che rivolgiamo a chi ha risposte per le piccole attività, Stato, Regione o Comuni che siano, perché il domani appare sempre meno illuminato e se non c’è futuro non c’è vita. I molti piccoli che non hanno voce elevano la loro preoccupazione. Qualcuno ascolterà? la redazione

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