C’è da aspettarselo, uno scrittore e una bambina hanno sempre qualche cosa da dirsi.
E Kafka lo sapeva. O quanto meno se ne accorse quando in un incontro inaspettato con una bambina si rese conto che una bambola non si perde facilmente…eventualmente parte per un viaggio.
E cosi nasce anche Kafka e la bambola viaggiatrice, opera teatrale proposta dal Teatrto Contatto al San Giorgio, una rilettura fantastica e avvincente di Fabrizio Pallara che ha riempito la sala udinese….quel che piu’ conta…di bambini, futuri utenti del teatro…noi speriamo…
Scenografia essenziale:una panchina sul palcoscenico -parco, tante foglie a terra a raccontare l’autunno che è tale anche per la vita dell’autore, appunto Kafka, e poi lui, lo scrittore, un dolcissimo Valerio Malorni, intenso di una gestualità accattivante , poi lei Desy Gialuz a far la voce della bambina e naturalmente la bambola che parla come nelle piu’ belle fiabe.
La bambola è partita per un viaggio, non è stata perduta, ma scrive bellissime lettere che descrivono un mondo lontano e meraviglioso, un giorno lo visiterai anche tu.
Storia di un illusione . Vogliamo spesso illuderci che la vita sia cosi, quando cresciamo e cambiamo e ci accorgiamo dell’impossibilità del sogno.
-Storia adulta e storia per l’infanzia.
Ben lo hanno colto i bambini in sala, anche la piccola seduta a nostro fianco alla quale abbiamo chiesto.ti è piaciuta?
Con un sorriso ha detto di si.
Vito Sutto