Per celebrare i suoi cento anni, la Scuola Mosaicisti del Friuli è stata ricevuta nella mattina del 30 novembre 2021 dal Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati: un incontro che conferma quale rilievo questa Istituzione sia riuscita a conquistare nel campo delle arti.
Con allievi provenienti da tutto il mondo la Scuola Mosaicisti del Friuli si conferma una realtà internazionale, ma ciò è possibile perché è espressione della qualità, della creatività, della tradizione e del “saper fare” che connotano le eccellenze artigianali e artistiche italiane. Così, fin dalla sua origine, cento anni fa, la Scuola ha ereditato dal proprio territorio un patrimonio di conoscenze e competenze che ha saputo rispettare e coltivare, assumendo un ruolo da protagonista nello sviluppo sociale, culturale e artistico della nostra regione e della Nazione intera.
È questo il merito che il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, affiancata dal senatore Salvatore Margiotta segretario del Consiglio di Presidenza del Senato della Repubblica, ha voluto riconoscere alla Scuola Mosaicisti del Friuli in un incontro avvenuto a Roma, a Palazzo Giustiniani, alla presenza di Stefano Lovison presidente del Consorzio per la Scuola Mosaicisti del Friuli e del direttore Gian Piero Brovedani, assieme al sindaco di Spilimbergo Enrico Sarcinelli.
L’attività della Scuola iniziò quasi un secolo fa, il 22 gennaio 1922, proprio a Spilimbergo con l’obiettivo di preparare giovani a un mestiere che, sebbene non abbia evitato loro di emigrare, li distinse dagli altri operai nei cantieri di tutto il mondo e ne migliorò le sorti.
Proprio sul compito formativo si è concentrato il Presidente Casellati elogiando la qualità di una Scuola che ha fatto proprie la sua storia ed esperienza e rende viva la tradizione del mosaico trasmettendo ai suoi allievi le competenze necessarie per un futuro professionale. A questo si aggiunge la costante promozione e ricerca nell’ambito di quest’arte che parla italiano, e che sa essere tanto antica, quanto attuale se declinata in forme e soluzioni capaci di rispondere ai gusti e alle esigenze del presente.