Ricordando Davide Maria Turoldo al Giovanni da Udine

Teatri Stabil Furlan
Teatri Stabil Furlan
Teatri Stabil Furlan
la ricjece da la povertat,  (La ricchezza della povertà)
ricordando Davide Maria Turoldo al Giovanni da Udine
un progetto Teatri Furlan
Ancora una volta una perla di sapienza friulana e contadina al Giovanni da Udine con Il Teatri Furlan che offre un progetto di Glauco Venier e Luca Fantini, li accompagna la straordinaria orchestra l’Insium, i testi sono tradotti  in friulano da Carlo Tolazzi.
Arrangiamento di Michele Corcella.
La drammaturgia di questa splendida serata , scritta da Luca Fantini, richiama al poeta e sacerdote Davide Maria Turoldo, con le sue domande incalzanti rivolte a Dio, da un povero Friuli che possiede la grande ricchezza della campagna, del cielo, di una proprietà immensa di natura e di una inesauribile memoria. E allora il ricordo fa scrivere, fa leggere e fa cantare, il ricordo è musica, è colore che muta come quello che si alterna sul palcoscenico del Giovanni da Udine e il retrogusto , per la sua naturale spogliazione di ogni orpello intellettualista, diventa quasi preghiera.
Turoldo a trent’anni dalla scomparsa vive ricco nella memoria di una povertà che lo rende, forse non ultimo, ma penultimo, come un passo della serata ha ricordato, tuttavia richiamando a tutti gli spettatori che Dio vuole che gli uomini chiedano il perdono del peccato che tutti hanno commesso e l’affidamento a Gesu Cristo, per una salvezza sicura.
L’abbandono alla natura e al suo delicato mistero, lo stagionale mutamento di essa induce alla fede.
I musicisti sono stati presentati alla fine dello spettacolo dal “professore.”
Li ricordiamo anche noi: Alba Nacinovich, voce,Mirco Cisilino,tromba e bombardino, Antonello Sorrentino, tromba e bombardino,Max Ravanello, trombone,Federico Pierantoni,trombone ,Glauco Benedetti,tuba Alfonso Deidda,sax alto e clarinetto basso, Marcello Allulli, sax tenore e soprano, Simone La Maida,sax contralto flauto e clarinetto,Alessio Zoratto, “liron” , Luca Colussi, batteria.
Loro sono L’insium, laboratorio permanente di ricerca musicale, “lui” è Glauco Venier un di Sedean che ha raccolto i tredici musicisti di rilievo nazionale provenienti da tutta Italia.
Vito  Sutto

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