Sarà un caso ma in questi tempi già difficili un ragazzo che voleva solo imparare un mestiere viene travolto da una trave. Lorenzo studiava al Bearzi gli mancava un giorno per la fine dello stage, purtroppo qualcosa è andato storto. Una folla di 200 ragazzi si è trovata in piazza 1 maggio per discutere dell’accaduto, cercare di capire se unendo il pensiero di molti si possa ovviare a queste morti bianche. Tra i molti cartelli osserviamo “potevo essere io” oppure “Non si può morire di scuola”. Presente alla manifestazione anche un ragazzo del Bearzi che si è fatto portavoce del pensiero di Lorenzo. La rimostranza dei ragazzi si fonda nella impossibilità a trovare lavoro ad essere impreparati e nel subire la concorrenza dei molti stranieri che hanno più manualità e trovano più facilmente lavoro. Questi sono alcuni degli appelli che i giovani fanno al mondo politico e che sperano possano trovare una soluzione repentina.
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