Da Dante e Giotto al teatro Adelaide di Cividale a cena al Trattato di Campo-Formio, così assieme a Lucien Zinutti, autore del volume “Il linguaggio del Mobile Antico”, Vittorio Sgarbi ha concluso il suo tour culturale in Friuli. Oltre alla degustazione dell’ottima cucina dello chef Mario, si è parlato del posto suggestivo dove fu firmato lo storico trattato, presente in tutte le lingue e su tutti libri di storia del mondo. Con rammarico, Lucien Zinutti si è lamentato della troppa poca attenzione dedicata a questo luogo da chi, invece, dovrebbe orgogliosamente farne un fiore all’occhiello. In particolare riferendosi alla costruzione del cattivo esempio dato dalla sede comunale per non parlare della banca adiacente, ha criticato lo sconvolgimento del tessuto storico-architettonico avvenuto in un luogo storico di cui, invece, più intelligentemente, si trovano tracce sui più importanti monumenti della capitale Francese. Si è poi auspicato che venga almeno, oltre al cartello in lingua friulana, posto all’ingresso del paese un cartello standard-europeo bianco-marrone per siti storici, con scritta Campo-Formio, così come convenzionalmente viene ricordato, di modo che venga riconosciuto da turisti di passaggio.
In conclusione Vittorio Sgarbi ha molto apprezzato la gentilezza e la buona cucina delle proprietarie del locale e si è complimentato per loro sensibilità dimostrata nell’arredamento con oggetti e stampe che ricordano il Trattato. Zinutti e Sgarbi si sono poi promessi che è stato solo un buon inizio, perché la Trattoria al Trattato, che Sgarbi non conosceva, d’ora in poi diverrà un loro punto d’incontro, nell’auspicio che venga resa giustizia con la dovuta attenzione meritata, ad un luogo storico che ha dato le basi dell’assetto geografico e giuridico-amministrativo europeo .