IL CT DELL’U21 NICOLATO, COACH BONICIOLLI E BETO TENGONO A BATTESIMO IL TORNEO DELLE NAZIONI
E’ l’anno della maggiore età. Ma anche quella del ritorno alla normalità dopo i sacrifici del biennio-Covid. Se poi ci aggiungiamo anche un tabellone fra i più prestigiosi di sempre, è proprio vero che la 18esima edizione del Torneo delle Nazioni di Gradisca avrà un sapore particolare, probabilmente indimenticabile. La kermesse nata nel 2004 come “Trofeo Europa Unita” per celebrare l’allargamento ad Est della Ue e divenuta oggi un piccolo grande Mondiale per la categoria sperimentale U15 si è svelata al Nuovo Teatro Comunale della cittadina isontina.
Testimonial d’eccezione ed insigniti dei consueti Premi Allo Sport sono stati il ct dell’Under 21 Paolo Nicolato, il coach dell’Apu Udine, il triestino Matteo Boniciolli, l’attaccante lusitano dell’Udinese Beto, il portiere azzurro campione d’Europa e gradiscano d’adozione del beach soccer Simone Del Mestre, il performance coach della Nutribullet Basket Treviso (con esperienze Nba) Francesco Cuzzolin. E, per il settore informazione, al responsabile della redazione sportiva de Il Piccolo Roberto Degrassi. Foltissimo, al solito, il parterre di autorità: dal consigliere regionale Diego Bernardis, al sindaco di Gradisca Linda Tomasinsig, il numero 1 regionale del Coni Giorgio Brandolin, passando per il vicepresidente regionale Figc Claudio Canzian, l’assessore alla Cultura del Comune di Gorizia Fabrizio Oreti (fondamentale la collaborazione in vista di Go&Go25), il presidente dell’ISM Gradisca Paolo Lazzeri.
Anche quest’anno, dal 25 aprile al 1 maggio, le migliori squadre mondiali si divideranno – caso unico al mondo – sui campi di tre nazioni confinanti: FVG, Austria e Slovenia. C’è la nazionale numero uno del ranking, il Belgio. Ed insieme ai “Diavoli rossi”, squadre stuzzicanti come Portogallo, Inghilterra, Messico, USA. E senza dimenticare gli azzurrini che cercheranno l’impresa di alzare al cielo un trofeo che manca al nostro calcio da troppi anni: addirittura dal 2008.
“Siamo tornati finalmente ai livelli pre Covid e quest’anno avremo 12 squadre maschili – – spiega il presidente del comitato organizzatore, Nicola Tommasini –. Potevamo averne di più ma abbiamo preferito mantenere il livello qualitativo più alto. Fondamentale l’apporto di tanti volontari e degli sponsor, dal partner storico La San Marco a tutti gli altri. Hanno saputo attendere momenti migliori al nostro fianco e di questo siamo grati. Anche quest’anno, come tradizione, riaffermiamo il concetto transfrontaliero nato assieme al Torneo: con questo vogliamo trasmettere i valori più sani dello sport: ovvero rispetto, amicizia e fratellanza che, mai come in questo momento storico, sono concetti importanti. Su questo tema abbiamo ideato un “Tour dell’amicizia”, facendo visita ad alcuni consolati delle nazioni che prenderanno parte al Torneo. In un momento delicato come quello attuale è fondamentale trasmettere il messaggio che lo sport può e deve unire. Accanto agli aspetti agonistici abbiamo voluto, già dallo scorso anno, sviluppare altri temi sociali focalizzandoci sull’attenzione all’ambiente, utilizzando borracce metalliche al posto delle bottigliette di plastica e riducendo del 90% il materiale cartaceo. L’obiettivo è di sensibilizzare i giovani e non solo, sui valori dell’ecosostenibilità”.